Da Martinelli a Camarda: il futuro del calcio italiano in mano a giovani promesse

October 30, 2024

Il futuro del calcio italiano è davvero così plumbeo come viene raccontato? I confronti tra le giovani promesse da tenere d’occhio in Serie A e quelle nei maggiori campionati europei è impietoso, eppure le nazionali giovanili azzurre da diversi anni stanno raccogliendo successi e consensi a livello europeo e mondiale. Il talento c’è insomma, ma molto spesso viene disperso nel salto verso il grande calcio che non arriva mai, o arriva tardi dopo anni di girovagare per l’Italia tra panchine, situazioni complicate e poca fiducia.

L’avvento delle seconde squadre inizialmente sembrava lasciar intravedere uno spiraglio per i giovani giocatori italiani, un angolo in cui giocare con continuità e farsi le ossa senza perdere contatto con le rispettive prime squadre. Poi però la gestione talvolta si è rivelata più utile alle società per creare profitti con giocatori stranieri piuttosto che per una visione di lungo termine. Ma non perdiamo il nocciolo della questione: le giovani promesse italiane ci sono, serve più coraggio e una svolta culturale che, probabilmente, non avverrà mai. Ne abbiamo selezionati undici in una ipotetica squadra nazionale del futuro, eccoli schierati in un ambizioso 3-4-3:

  • Tommaso Martinelli (Fiorentina)
  • Nicolò Savona (Juventus)
  • Andrea Natali (Bayer Leverkusen)
  • Pietro Comuzzo (Fiorentina)
  • Kevin Zeroli (Milan)
  • Mattia Liberali (Milan)
  • Simone Pafundi (Udinese)
  • Diego Ripani (Juventus)
  • Mattia Mannini (Roma)
  • Francesco Camarda (Milan)
  • Matteo Lavelli (Inter)

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CHI Ѐ TOMMASO MARTINELLI

Il suo ruolo è il più delicato di tutti, Tommaso Martinelli è il terzo portiere della Fiorentina. Classe 2006 ha già avuto modo di esordire in Serie A, ma l’attenzione sulle sue mani c’è già da diverso tempo, tanto che il Guardian nella abituale classifica annuale lo ha inserito tra i migliori calciatori nato proprio nel 2006 a livello mondiale. Cresciuto nel settore giovanile viola, bruciando le tappe e giocando costantemente sotto età, da tempo ormai si allena coi grandi e aspetta la grande occasione da protagonista.

CHI Ѐ NICOLÓ SAVONA

Nicolò Savona è il volto a sorpresa della Juventus 2024/25, il dipinto esposto da Thiago Motta nei primi passi da allenatore bianconero. In un’estate ricca di trasferimenti anche onerosi, in un clima di rivoluzione tecnica e tattica, Savona è stato scelto per presidiare la fascia destra dopo essersi fatto un po’ di ossa nella NextGen. L’esordio in Serie A contro il Como è stato emozionante, ma pochi giorni dopo si è anche tolto la soddisfazione di realizzare il primo gol nel massimo campionato. Il suo compito però è difendere e Thiago Motta lo ha provato tanto in Champions League quanto contro avversari della qualità di Kvaratskhelia. Savona ha risposto presente, senza battere ciglio: ora il difficile sarà mantenere i piedi per terra. Può giocare sia da terzino che da centrale in una difesa a tre.

CHI Ѐ ANDREA NATALI

Classe 2008, figlio di Cesare Natali, Andrea è un difensore del Bayer Leverkusen con un passato - sì, fa ridere pensando ai 16 anni - nelle giovanili di Milan, Espanyol e Barcellona. L’Europeo vinto con l’Under 17 dell’Italia lo ha messo in mostra tanto da meritarsi la chiamata del Leverkusen, società con un settore giovanile all’avanguardia da tramite anche per la prima squadra.

CHI Ѐ PIETRO COMUZZO

Fisico imponente, ferocia tattica e aggressività nell’uno contro uno. Difensori così se ne vedono sempre meno nel calcio, marcatori puri che hanno fatto - e si spera faranno in futuro - la fortuna del pallone italiano. Pietro Comuzzo è uno di questi profili, più fisici che tecnici, ma maniacali e costanti nei duelli a tutto campo con il proprio punto di riferimento. Classe 2005, con Palladino in panchina ha acquistato sempre più spazio tra i titolari della Fiorentina sia in Conference League che in Serie A, annullando tra gli altri talenti di livello europeo come Dovbyk in una recente sfida contro la Roma. Bravo nell’anticipo e nel duello corpo a corpo, sta dimostrando capacità di adattarsi a vari sistemi di gioco.

CHI Ѐ KEVIN ZEROLI

Kevin Zeroli è una mezzala moderna, ideale per il calcio odierno: combina tecnica, corsa e abilità difensiva con efficacia in zona gol, come dimostrato con la Primavera del Milan. Nato nel 2005, Zeroli è un centrocampista fisicamente solido, capace di giocare in vari ruoli grazie alla crescita muscolare e alla buona tecnica di base. Carattere e leadership gli hanno valso la fascia da capitano della squadra, un segno di fiducia da parte di Abate e dei compagni, che lo considerano un riferimento in campo.

CHI Ѐ MATTIA LIBERALI

I tifosi del Milan vedono segnali incoraggianti per il futuro, grazie a prestazioni solide di giovani talenti come Mattia Liberali. Classe 2007, Liberali si distingue per visione di gioco, tecnica e struttura fisica, qualità che gli permettono di competere anche contro avversari più esperti. Durante le amichevoli estive e l'Europeo Under 17 a Cipro, ha mostrato maturità e potenziale, attirando l'attenzione di Paulo Fonseca e del pubblico, tanto che Costacurta lo ha definito la "versione rossonera di Phil Foden". Liberali potrebbe presto trovare spazio in prima squadra, accrescendo il suo ruolo nel Milan, ma prima dovrà farsi un po’ le ossa con il Milan Futuro in Serie C, cercando spazio e malizia da portare poi in prima squadra.

CHI Ѐ SIMONE PAFUNDI

Alto 166 cm, Pafundi si è distinto da subito per la sua precocità anche per colpa, o merito, della convocazione in nazionale maggiore voluta da Roberto Mancini quando ancora il ragazzo giocava nella Primavera dell’Udinese. Fin da bambino si è sempre misurato con i giocatori o con i compagni di squadra più grandi, tra cui il fratello maggiore Andrea diciannovenne e anche lui in forza all'Udinese. Dotato di un'ottima capacità di lettura del gioco, nasce come trequartista, ma può ricoprire anche il ruolo di ala destra o di seconda punta. A contraddistinguerlo, oltre alla precisione nei tiri dalla distanza, anche la velocità che lo rende un'ottimo finalizzatore. Nonostante un talento evidente, Pafundi non ha mai trovato continuità nella prima squadra bianconera. Il giocatore, nel gennaio 2024, ha deciso di passare dunque al Losanna, che milita nella prima serie svizzera.

CHI Ѐ DIEGO RIPANI

L’etichetta di giovane promessa da tenere d’occhio per il futuro del calcio italiano su Diego Ripani l’ha messa Claudio Marchisio. In una intervista l’ex centrocampista bianconero ha indicato il talento della Juventus Primavera come un talento dall’ottimo avvenire, dotato di un piede sinistro di qualità. Centrocampista di stampo moderno, Ripani è dotato di un'ottima cifra tecnica, alla quale abbina un eccellente visione di gioco. Per modo di giocare, caratteristiche e per i suoi trascorsi al Pescara, il classe 2005 è stato più volte accostato a Marco Verratti.

CHI Ѐ MATTIA MANNINI

Il futuro del calcio italiano passa per i giovani talenti che si stanno mettendo in luce con le nazionali giovanili. In Azzurro c’è un ragazzo della Roma Primavera che sta brillando ed è Mattia Mannini. Classe 2006, mezzala o trequartista, abbina corsa a tecnica, attenzione tattica e spirito di sacrificio. Caratteristiche che lo rendono un centrocampista moderno già pronto per il calcio professionistico, pur avendo bisogno di tempo e spazio per sbocciare. Con la sua duttilità nel percorso di crescita può trasformarsi in un esterno a tutta fascia di ottima qualità tecnica.

CHI Ѐ FRANCESCO CAMARDA

Con la pressione Francesco Camarda ormai è destinato a convivere e lo sa benissimo. A ogni gol, da anni ormai pur parlando sempre di un sedicenne, si sprecano elogi, stupore, articoli e speculazioni. Il più giovane esordiente in Serie A, il più giovane italiano in Champions League - con tanto di gol da record, annullato - il più atteso degli attesi, anche considerando i problemi in attacco del presente del calcio italiano. Camarda non ha tempo, ed è paradossale, ma forse più di tutti ne avrebbe bisogno così come un po’ di tranquillità per crescere, fare a sportellate, segnare e soprattutto sbagliare, tanto. Si perché nelle giovanili ha dimostrato di avere un talento fuori dal comune, confermandolo sempre e comunque da sotto età anche a livello nazionali giovanili. Per crescere bene però servono anche i fallimenti, ma ci vuole lo spazio e il tempo per raccoglierli e completare il percorso.

CHI Ѐ MATTEO LAVELLI

Matteo Lavelli è l’alter ego interista di Francesco Camarda. Questo è quanto sperano i tifosi nerazzurri, ma un po’ anche gli addetti ai lavori per il futuro del calcio italiano. Capocannoniere del campionato Under 18 con 16 gol in 19 partite, Lavelli è una macchina da gol che sa segnare in tutti i modi. Classe 2006, ha firmato il primo contratto da professionista e si è gustato la prima convocazione con le nazionali azzurre.