October 21, 2024
Gianluigi Donnarumma, detto “Gigio” è uno dei portieri più promettenti e talentuosi del panorama calcistico mondiale, capace di imporsi sin dalla giovane età come uno dei migliori interpreti del ruolo. Nato il 25 febbraio 1999 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Donnarumma è riuscito a conquistare rapidamente le luci della ribalta grazie alle sue impressionanti doti tecniche e fisiche. La sua carriera, segnata da successi e sfide, lo ha visto affermarsi in Italia e poi all’estero come uno dei portieri più affidabili e promettenti, con l’esordio da minorenne con una maglia pesante come quella del Milan a segnare un chiaro passo da predestinato.
DAL MILAN AL PSG, PASSANDO PER L’EUROPEO VINTO DA MVP
Con quasi 10 anni di carriera alle spalle in molti dimenticano che in realtà quando si parla di Gigio Donnarumma si sta raccontando di un ragazzo di 25 anni che gioca in un ruolo da sempre complicato e logorante come quello del portiere, in cui un errore può far dimenticare decine di interventi decisivi. Una pressione che Donnarumma conosce dall’ottobre 2015 quando a 16 anni l’allora tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, lo lanciò titolare a San Siro contro il Sassuolo. L’inizio della sua rapidissima scalata.
L’ascesa al Milan e l’addio a parametro zero
A soli 14 anni è stato acquistato dal Milan ed è qui che ha compiuto il grande salto. Dopo essere stato aggregato alla prima squadra nel 2015, sotto la guida dell'allora allenatore Sinisa Mihajlovic, Donnarumma ha fatto il suo esordio in Serie A a soli 16 anni, il 25 ottobre 2015, contro il Sassuolo. Questo debutto lo ha reso uno dei più giovani portieri a scendere in campo nella massima serie italiana, dimostrando subito una personalità e una sicurezza fuori dal comune per un ragazzo della sua età. Nei successivi cinque anni, Donnarumma si è affermato come titolare inamovibile del Milan, crescendo costantemente sia tecnicamente che mentalmente. Ha sviluppato una notevole capacità di lettura del gioco e una prontezza di riflessi che gli hanno permesso di compiere parate decisive in molte occasioni. Tra i momenti più significativi del suo periodo al Milan, spicca la vittoria della Supercoppa Italiana nel 2016, quando parò un rigore a Paulo Dybala nella finale contro la Juventus, regalando il trofeo ai rossoneri. Tuttavia, gli ultimi anni di Donnarumma al Milan sono stati caratterizzati anche da difficoltà legate al suo contratto, con diversi momenti di tensione tra il club, i tifosi e il suo entourage. Il suo addio al Milan, avvenuto nell’estate del 2021 a parametro zero, è stato oggetto di numerose polemiche, ma ha rappresentato per Donnarumma un’opportunità per affrontare nuove sfide all’estero.
La consacrazione al Paris Saint-Germain
Donnarumma ha scelto di trasferirsi al Paris Saint-Germain nell’estate del 2021 segnando un momento chiave nella sua carriera, permettendogli di confrontarsi con un ambiente internazionale di altissimo livello e competere in una squadra piena di campioni come Lionel Messi, Neymar e Kylian Mbappé. Nonostante la concorrenza con Keylor Navas, Donnarumma è riuscito a guadagnarsi il posto da titolare nella stagione successiva, dimostrando ancora una volta le sue capacità. In Ligue 1, ha fornito prestazioni solide, confermandosi come uno dei portieri più affidabili a livello europeo, anche se talvolta sono emerse critiche per alcune incertezze nelle partite chiave di Champions League.
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L’Europeo nel 2021: il trionfo con la Nazionale da Mvp
Uno dei momenti più alti della carriera di Gianluigi Donnarumma è senza dubbio la vittoria dell’Europeo 2021 con la Nazionale Italiana. Sotto la guida di Roberto Mancini, Donnarumma è stato un protagonista assoluto del torneo, con prestazioni straordinarie che hanno condotto l’Italia alla conquista del trofeo. In particolare, si è reso decisivo nella fase a eliminazione diretta, parando rigori cruciali sia in semifinale contro la Spagna che in finale contro l'Inghilterra.
Grazie a queste straordinarie prestazioni, Donnarumma è stato eletto miglior giocatore dell'Europeo, un riconoscimento rarissimo per un portiere, che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione a livello internazionale.
LE CARATTERISTICHE DI GIANLUIGI DONNARUMMA
Gianluigi Donnarumma è un portiere che unisce una statura imponente (196 cm) a un’agilità e una reattività straordinarie. La sua altezza gli consente di coprire gran parte della porta, rendendolo difficile da superare nei tiri a distanza ravvicinata, mentre la sua velocità di riflessi lo rende efficace nei tiri da fuori e nelle situazioni di uno contro uno. Dotato di ottime capacità di posizionamento e di un forte senso della posizione, Donnarumma eccelle nel bloccare i tiri, ma anche nel parare i rigori, come ha dimostrato in più occasioni sia a livello di club che di nazionale.
Dal punto di vista tecnico, è migliorato molto anche nella gestione del pallone con i piedi, una caratteristica sempre più importante per i portieri moderni. Pur avendo ancora margini di crescita in questo aspetto, Donnarumma ha mostrato una crescente fiducia nel partecipare alla costruzione del gioco dal basso. Da limare, ma il tempo è dalla sua parte, qualche sbavatura nel posizionamento dei piedi nei tiri dalla distanza; partendo con le gambe molto larghe, spesso perde una frazione di secondo di troppo e dunque reattività, anche se nel corso degli ultimi anni è in ogni caso cresciuto anche in questo aspetto.
GIANLUIGI DONNARUMMA IN NUMERI COI CLUB
Che sia a Milano o a Parigi oppure con la maglia della Nazionale, Gianluigi Donnarumma ha sempre messo d’accordo tutti, nel bene e nel male. Dall’entusiasmo di un giovane fenomeno tra i pali alla delusione per un rapporto finito male con il Milan, Gigio pur portando avanti una carriera da fenomeno deve convivere con critiche spesso eccessive, frutto di un paio di momenti in carriera in cui le prestazioni sono state solamente ottime e non eccellenti. Un punto di vista quasi folle vista la giovane età di Gigio in un ruolo, come quello del portiere, in cui la piena maturità solitamente la si richiede molto più avanti con gli anni.
Stando agli addetti ai lavori però Gianluigi Donnarumma è un autentico fenomeno e le statistiche lo confermano, nude e crude come solo i numeri sanno essere. Vediamole insieme:
Partite giocate, gol subiti/evitati, clean sheets
Gianluigi Donnarumma non ha mai avuto vie di mezzo, soprattutto a livello di club. Da quando Sinisa Mihajlovic lo lanciò tra i pali di Milan-Sassuolo nel 2015, da quella porzione di campo Gigio non si è più spostato. L’eccezione è stata la prima stagione al Psg dove la convivenza con un altro totem del ruolo come Keylor Navas costrinse l’allenatore ad alternarli; a fine stagione però Donnarumma si è preso il posto da titolare con buona pace del costaricano.
Dopo le 31 presenze in tutte le competizioni da 16enne, Donnarumma nel Milan ha sempre giocato intorno alle 40 partite stagionali con il picco delle 53 disputate nel 2017/18, ancora oggi il suo record. Anche con il Psg si è sempre sforato il muro delle 40 partite una volta risolta la concorrenza con Navas, segno di una preparazione fisica ottimale che lo preserva da infortuni muscolari.
Gol subiti/evitati
Gianluigi Donnarumma è sempre stato un valore aggiunto per le proprie squadre da quando ha esordito tra i professionisti. Nonostante qualche errore di inesperienza qua e là e qualche difetto sulle conclusioni dalla lunga distanza, soprattutto nei primi anni di carriera, Gigio ha sempre evitato un buon numero di gol subiti a Milan e Psg, portando in dote punti preziosi.
Nella stagione d’esordio, considerando tutte le competizioni, ha incassato in totale 30 gol contro i 35,5 attesi, evitando al Milan di subire più di cinque reti in più rispetto a quanto avrebbe dovuto per la pericolosità delle occasioni avversarie affrontate. Delta aumentato a 7,7 nel 2016/17 (49 gol subiti, 56,7 attesi) e a 6,3 nel 2018/19 (32 gol subiti, 38,3 attesi).
Numeri positivi mantenuti anche con il passaggio al Psg dove nella prima stagione, pur alternandosi con Keylor Navas, ha evitato al club parigino di incassare 3,1 reti (23 gol subiti, 26,1 attesi), salendo a 6,6 nella prima stagione da titolare (52 subiti, 58,6 attesi) fino alla prestazione record dello scorso campionato 2023/24 dove ha raccolto il pallone in fondo alla rete 38 volte a fronte delle 50,6 che avrebbe dovuto, con un delta addirittura di 12,6. Numeri da fuoriclasse.
Clean sheets
Il clean sheet nel calcio non è altro che la porta inviolata, ai fini statistici conteggiata solo quando un portiere disputa l’intera partita senza subire gol, non dunque da subentrato o sostituito. Un merito condiviso con il resto della squadra, ma comunque indicativo della capacità di un portiere di rendersi decisivo.
Donnarumma in questa statistica è sempre stato tra i migliori raggiungendo la doppia cifra in tutte le stagioni disputate da portiere titolare del Milan e del Psg. L’eccezione è stata infatti nel 2021/22 dove, alternandosi con Keylor Navas, ha disputato solo 24 partite riuscendo a mantenere comunque la porta inviolata in nove occasioni. I 21 clean sheets con il Milan 2017/18 sono il suo apice.
Percentuale parate
Anche la percentuale di parate riflette le statistiche di un predestinato tra i pali, non tanto per i picchi - comunque elevati - quanto per la continuità dimostrata nel rendimento in carriera.
Da 16enne in Serie A ha dimostrato grande personalità bloccando il 75% delle conclusioni, media migliorata nelle quattro stagioni successive tra i pali rossoneri: 79% nel 2016/17, 80% nel 2017/18, 81% nel 2018/19 e 75% nel 2019/20. La flessione c’è stata nell’ultima tormentata annata milanista con il peggior rendimento in carriera in termini di parate (66%).
Nelle prime tre stagioni complete con il Psg Donnarumma ha alzato ulteriormente il livello: 83% nel 2021/22, 81% nel 2022/23 e 81% nel 2023/24.
Rigori parati
Infine, Gianluigi Donnarumma si è preso la ribalta internazionale in maniera definitiva nell’Europeo disputato nel 2021 in giro per il Vecchio Continente. Gigio è stato decisivo parando rigori tanto in semifinale contro la Spagna quanto nella finale di Wembley, contro l’Inghilterra padrona di casa, arrivando a conquistare il trofeo con l’Italia e il titolo di Mvp del torneo, una rarità per un portiere.
Affrontare un portiere della sua stazza dagli undici metri è un problema per chiunque, ma se in Nazionale ha esaltato questo aspetto del suo gioco, in carriera il massimo raggiunto da Donnarumma per rigori parati - considerando tutte le competizioni - sono stati i quattro della stagione 2019/20 in Serie A con il Milan.
ALCUNI RECORD DI GIANLUIGI DONNARUMMA
Nonostante la giovane età (classe 1999) Gigio Donnarumma ha già vinto moltissimo a livello di squadra e individualente:
Il portiere azzurro può vantare anche diversi record nel calcio italiano, insignito da Gigi Buffon del ruolo di suo erede in nazionale e non solo. A 17 anni e 28 è stato il più giovane esordiente nella storia dell’Italia Under 21, ripetendosi pochi mesi dopo a 17 anni e 189 giorni come portiere giù giovane ad aver esordito nella nazionale maggiore italiana e anche il più giovane titolare azzurro tra i pali. Donnarumma è stato il più precoce calciatori di sempre a raggiungere sia le 100 che le 200 presenze in Serie A.