October 11, 2024
Il campionato di calcio italiano forse non sarà più il più ricco e attrattivo del mondo, ma di sicuro resta il più complicato da affrontare. Gli allenatori top del mondo, da Pep Guardiola a Jurgen Klopp, passando per Carlo Ancelotti e chi più ne ha più ne metta, sono tutti concordi che avere a che fare con gli allenatori di Serie A è un lavoro ostico, quasi debilitante nella preparazione di un match.
Dal 3-5-2 moderno dell’Inter di Simone Inzaghi al mutamento di Antonio Conte verso la difesa a quattro, considerando poi le tattiche di calcio di Gian Piero Gasperini che lo hanno portato al trionfo in Europa League e alla candidatura per il Pallone d’Oro, i top allenatori della Serie A possono fare la differenza anche nelle coppe europee.
IL 3-5-2 MODERNO DI SIMONE INZAGHI
L’Inter di Simone Inzaghi è una macchina quasi perfetta, pur essendo rimasta sempre fedele a una tattica ben precisa: il 3-5-2. Il modulo di partenza però trae in inganno perché l’interpretazione dei nerazzurri è totalmente diversa rispetto a quanto ammirato in passato, riuscendo a convincere anche i top allenatori al mondo ad intraprendere la strada verso la difesa a tre che nel recente passato, soprattutto in Europa, è sempre stata vista come infruttuosa. Di tattiche per il calcio rivoluzionarie però è piena la storia e nel 3-5-2 di Simone Inzaghi ci sono tanti aspetti moderni da considerare. Il concetto di ruolo in campo è pressoché superato e tutti sanno fare tutto, occupando gli spazi ancora prima che interpretando una posizione. I tre difensori centrali diventano uomini offensivi e le occasioni piovono a raffica, così come dei gran mal di testa per gli allenatori di Serie A avversari.
IL NUOVO ANTONIO CONTE
Il primo fautore della difesa a tre fu Antonio Conte che nel 2011/12 con questa tattica all’epoca nuova stupì tutti riportando la Juventus al successo con un calcio offensivo, fisico e spumeggiante. L’inizio della carriera di uno dei più grandi allenatori di Serie A, riconosciuto e vincente anche all’estero, ma che adesso nella seconda parte della sua vita in panchina ha trovato modo e spazio per crescere ed affidarsi a nuove tattiche nel calcio. Il Napoli ne è l’esempio lampante. Con un mercato di alto livello in ogni reparto, dopo qualche settimana di assestamento Antonio Conte si è confermato tra i top allenatori passando al 4-2-3-1 per dare spazio ai nuovi acquisti, esaltando le qualità dei singoli in un concetto più ampio di squadra. Da sempre il suo marchio di fabbrica. La sua tattica di calcio prevede un gioco aggressivo e la pressione continua della palla, appoggiandosi alla fisicità di Romelu Lukaku in attacco per aprire spazi ai compagni alle sue spalle. Se poi gli stessi compagni si chiamano Neres, McTominay, Kvaratskhelia e Politano è tutto più semplice.
IL METODO GASPERINI
Quando si parla di top allenatori, a questo punto a livello europeo dopo la nomination al Pallone d’Oro insieme ai più grandi del mestiere, la citazione di Gian Piero Gasperini è un passaggio d’obbligo. La sua Atalanta è un caso studiato in tutta Europa, invidiata dai più grandi amanti delle tattiche per il calcio, ma anche dopo tanti anni resta difficile da decifrare. La certezza è praticamente tutti i giocatori se si affidano al metodo Gasperini crescono, di rendimento, prestazioni e valore. Un circolo virtuoso che ha portato l’Atalanta ad essere con costanza tra le protagoniste delle coppe europee e del campionato, facendo abbozzare alla parola scudetto anno dopo anno, rivoluzione dopo rivoluzione. L’unica certezza nella sua tattica è la difesa a tre, poi dal centrocampo in su cambiano di volta in volta interpreti e occupazione degli spazi, in una marcatura uomo su uomo per tutto il campo che molto spesso spegne le idee avversarie anche sul piano fisico.
QUATTRO PUNTE IN CAMPO PER PAULO FONSECA
Tra i top allenatori della Serie A c’è anche Paulo Fonseca, fresco cavallo di ritorno in Italia con il suo passaggio - non senza difficoltà - al Milan. Che sia tra i migliori però lo dicono i numeri con le vittorie che superano di gran lunga le sconfitte, pur venendo spesso snobbato da tifosi e critica. Paulo Fonseca è tra gli allenatori della Serie A che sta cercando di portare un concetto nuovo per il pallone italiano: il “calcio posizionale”. Un modo di intendere il gioco e le tattiche diverso, più moderno, ma anche difficile da spiegare in poco tempo in un contesto abituato ad altro e in cui i risultati, se non arrivano, costano caro. Dopo l’inizio complicato con il Milan Fonseca ha dimostrato coraggio schierando quattro attaccanti tutti insieme, forte del suo credo che siano le posizioni da occupare la cosa più importante non tanto gli interpreti. Se avrà ragione sarà solo il tempo a stabilirlo e in Serie A, da sempre, ne viene concesso poco.
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GLI ALLENATORI TOP CON LA DIFESA A TRE
Antonio Conte nel 2011/12 portando la Juventus al trionfo a sorpresa si è guadagnato il passaggio tra i top allenatori della Serie A, ma quello è stato un punto di svolta per le tattiche di calcio utilizzate in Italia. Quella formazione bianconera era schierata con il 3-5-2, trasformato però da modulo difensivo nell’immaginario collettivo a un modo di giocare offensivo, frutto anche di una preparazione fisica di livello eccellente. Prima di Conte c’erano solo Gasperini e pochi altri convinti che la linea difensiva a tre potesse portare buoni frutti, ora tra gli allenatori di Serie A sono diversi ad aver fatto proprio questo modo di giocare, sfruttando proprio la scuola del Gasp e di Conte. Eccone i principali:
Alcuni di questi allenatori sono stati prima giocatori di Gian Piero Gasperini ai tempi del Genoa e non solo e dal maestro, così come lo etichettano, hanno imparato diversi trucchi del mestiere che li hanno portati fino alla Serie A.
GLI ALLENATORI TOP CON LA DIFESA A QUATTRO
Se la difesa a tre è diventata una tattica utilizzata molto nel calcio e con buoni risultati, buona parte degli allenatori imposta il proprio lavoro ancora su una difesa a quattro. Concetti che negli anni Venti del nuovo secolo però possono anche dirsi superati. Non è una rarità infatti vedere squadre spurie, capaci di difendersi con una linea di quattro difensori ma di impostare a tre arretrando un centrocampista tra i due centrali. Scelte e strategie che gli allenatori di Serie A studiano e provano di continuo, in Italia come fuori dai confini nazionali, pur sapendo di dover fare i conti con un calcio europeo sempre più veloce, fisico ed enigmatico. Questi gli allenatori in Serie A che utilizzano principalmente la difesa a quattro:
LA COSTRUZIONE DAL BASSO
Tra le tattiche di calcio moderne quella che divide di più è senza dubbio la famosa costruzione dal basso dove le squadre, iniziando a palleggiare già con portiere e difensori, cercano di aprire nuovi spazi nelle formazioni avversarie attirandole a sé provando a uscire palla al piede fino a ribaltare la situazione in campo. Per alcuni top allenatori questo è un must da seguire in tutto e per tutto, assumendosi i rischi di eventuali errori tecnici che espongono la squadra alle azioni avversarie. Per altri, invece, è una soluzione difficile da comprendere che porta più pericoli che benefici in una lotta eterna tra rivoluzionari e conservatori.